La civiltà cretese diede la sua fortuna e prosperità alla sua collocazione geografica. L’isola di Creta è una vasta terra montagnosa posta al centro del Mediterraneo orientale. Nell’antichità prima dell’avvento dei Greci, questa terra era abitata da un’antica popolazione: i cretesi. Le leggende che riguardano Creta, parlano di un re chiamato Minosse, che sembrasse aver costruito un immenso palazzo chiamato “Labirinto” in cui viveva un mostro mezzo uomo e mezzo toro: “il Minotauro”. La civiltà cretese detta anche “minoica” era una civiltà urbana, i principali centri erano Festo e Cnosso, città ricche di splendidi palazzi. La struttura di queste città era di pianta aperta, non vi erano mura di cinta e tutto si armonizzava perfettamente con l’ambiente naturale circostante. Il principale articolo esportato dalla civiltà cretese era la lana, prodotta in grande quantità dagli agricoltori delle campagne circostanti a Festo e Cnosso.
La civiltà cretese aveva sviluppato un antico sistema di scrittura caratterizzato da geroglifici e da segni a linee orizzontali chiamati “scrittura lineare A”; queste scritture non decifrate, si ipotizza servissero tenere la contabilità dei magazzini all’interno delle città. Il commercio marittimo di questa civiltà era profondamente sviluppato.
Cnosso intorno al 1700 a.C. era la città più popolosa del Mediterraneo, un impero marittimo basato sul commercio, chiamato talassocrazia. Nel corso degli anni numerosi artefatti cretesi sono stati ritrovati in varie parti del mondo, questo ci permette di capire il profondo sviluppo di tale civiltà. Purtroppo molte informazione su tale civiltà sono andate perse, infatti, la maggior parte di esse sono a noi pervenute tramite i racconti degli antichi Greci. Dai manufatti pervenuti si evince inoltre, la particolare abilità degli uomini cretesi nella creazione di piccoli oggetti come vasi o gioielli, e la maestria nell’arte della pittura. Sono state ritrovate nei palazzi più antichi, vivaci pitture dalle forme molto eleganti, rappresentanti animali, piante, divinità e vari momenti di festa. Una delle figure più ricorrenti è la dea della fertilità, una dea che viene rappresentata con due serpenti in mano (chiamata anche “signora degli animali”) che garantiva la riproduzione di tutti gli esseri viventi dell’isola. La religione cretese era celebrata sui monti, i riti si svolgevano presso alberi o alture, per cui non esistono numerosi edifici sacri.
Ciò che sappiamo circa il tramonto della civiltà cretese è incerto. Alcuni studiosi credono possa essere stata invasa da popoli nemici, altri che a causa di un fortissimo terremoto l’isola fu devastata.