Mal di montagna o AMS (“acute mountain sickness”) è un malessere comune ad elevate altitudini. Viene caratterizzato da mal di testa, nausea, vertigini, vomito, insonnia, affaticamento e astenia. Generalmente questo malessere è provocato dalla mancanza di ossigeno nel corpo, chiamata anche ipossia.
Tale mancanza di ossigeno viene provocata dalla diversa pressione atmosferica presente a livello del mare rispetto a
quella presente ad altissime altitudini, come sulla cima del monte Everest (il più alto del mondo).
La concentrazione dell’ossigeno nell’atmosfera terrestre è del 21%, a livello del mare il nostro sangue è totalmente
saturato di ossigeno,ma al diminuire della pressione atmosferica di pari passo diminuisce la pressione sanguigna
e di conseguenza il livello di saturazione del nostro organismo.
Procedendo verso l’alto nell’atmosfera la concentrazione di ossigeno rimane invariata, mentre diminuisce la pressione atmosferica.
Ad altezze di 3000m(altitudine media di una stazione sciistica), la pressione atmosferica (o barometrica) è circa il 70% della pressione misurabile a livello del mare. Raggiunti i 5000m la pressione atmosferica si riduce fino al 50% di quella misurabile all’altezza del mare, sulla cima dell’Everest (8848 m) si riduce addirittura fino al 29% rispetto al livello del mare.
Il mal di montagna sia nel caso di sciatori che di scalatori può essere prevenuto da una lenta ascesa della montagna e i suoi sintomi possono essere alleviati da blandi analgesici anche naturali.